venerdì 1 dicembre 2006

Ode a Bad Trip (by Giacon)

Ricevo e subito posto quanto ricevuto da Massimo Giacon. Un'ode a Gianluca Lerici, aka Prof Bad Trip a pochi giorni dalla prematura scomparsa.
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Who killed the TRAXmen? di Massimo Giacon Dopo la morte di Pierre Cianotic*, anche Bad Trippa se ne va. Cosa sta succedendo? I veri eroi degli anni '80, quelli che non giravano con le spalle imbottite, con i capelli gonfi e ingelacchiati, quelli che non hanno mai avuto una hit idiota e di conseguenza non sono mai comparsi a Discoring, e quindi non hanno mai avuto un'invitata alle trasmissioni televisive contemporanee sull'Italia da bere. I veri eroi degli anni '80, dicevo, stanno morendo. Eroi evidentemente più fragili dei campioni degli anni '70, Piermario e Gianluca non sono sopravvissuti a questo nuovo secolo, che avevano ben previsto nelle loro profetiche opere partorite decenni fa, anni fa, mesi fa, ore fa. Niente retrospettive al MOMA e al Beaubourg per loro. Gianluca non era giovane, ma nemmeno vecchio, era in quell'età, come diceva Arbasino, in cui non si è ancora dei celebrati maestri, e non si è più dei giovani promettenti. Si è nell'età in cui siamo "i soliti stronzi" ( più o meno la mia). In quest'età le cose che si producono non vengono accolte con l'entusiasmo delle novità, sembra ci siano da sempre, vengono date per scontate. Poi, di colpo, ti rendi conto che non ci saranno più. I progetti di cui mi parlava Bad Trip: cancellati. Non ci sarà nemmeno uno di quei bei libroni che pubblicano Fantagraphics o Last Gasp in USA, con tutte le opere in ordine e bella stampa dei low brow artisti. Volumi pure di difficile smantellamento, visto che è difficile distruggere tre chili di carta patinata. La prima volta che vidi le opere di Bad Trip fu da Vittore Baroni. Dal momento che sono il solito coglione invidioso, quando venni a sapere che veniva da Massa lo bollai immediatamente come provinciale. Se Vittore me l'avesse spacciato per un giovane californiano mi sarei sperticato in lodi, questo per dire quanto siamo stronzi anche noi nel nostro piccolo mondo cretino del disegno alternativo. Con l'andare degli anni il suo disegno si staccava dai suoi eroi, e diventava sempre più personale, labirintico. Il cyberpunk lo adottò come suo cantore, anche se Bad Trip era qualcosa di più di tanta fuffa cyberqualcosa, non a caso Dick e Ballard erano i suoi autori preferiti, insieme a Burroughs, naturalmente. Tutti grandi sciamani, con una finestra aperta nel nostro presente. Anche loro sono passati terribilmente di moda, come la fantascienza, che non legge più nessuno, dal momento che la gente pensa che sia l'ultimo modello di cellulare, la fantascienza. La fantascienza non interessa soprattutto perchè abbiamo perso la capacità di immaginare un futuro, non ci crediamo, ci fa paura. Eppure il futuro non è una parolaccia. Chissà se Gianluca pensava che nel futuro sarebbe morto così, le coronarie tappate, quasi senza accorgersene, dopo una settimana di rifiuti " niente ospedale per me, no, niente ciabatte, flebo, bypass e clisteri". Nei labirintici suoi segni neri, come gallerie scavate dalle termiti all'interno del nostro cervello, cercheremo anche noi di divinare il futuro. Nel futuro io e Bad Trip formeremo una band di musica psicosessuale. Nel futuro Bad Trip inventerà una macchina per fare il caffè senza usare il caffè e senza acqua, ma che saprà di caffè. Nel futuro i disegni di Bad Trip verranno usati per gli albi da colorare dei bambini. Nel futuro i disegni di Bad Trip prenderanno vita, ma con bizzarri risultati: i personaggi defunti ritratti da Gianluca (Burroughs, Hendrix, Morrison, Bad Trip etc...) usciranno dalle sue tavole, mentre quelli vivi (Bush, Berlusconi etc...) verranno confinati negli universi paralleli dei suoi disegni. E per loro saranno cazzi. * Perre Cianotic, aka Piermario Ciani Ehi Ehi, non è finita, anche se potrei finire qui, ma c'è pure un bonus ricordo. LA PRIMA VOLTA CHE HO INCONTRATO BAD TRIP Stavo preparando una mostra a Milano, quando entra in galleria un ragazzotto tarchiato, con la faccia da cane, ma l'occhio torvo. "Tu sei Giacon" mi fa "Chi, io?" "Ti ho riconosciuto, sei Giacon e sei un mito, suoni stasera?" "Sì, beh, veramente ci sarebbe anche una mostra..." "Allora vado via per un po', e torno per il concerto..." Quella sera oltre alla mostra c'era una performance musicale del mio gruppo, I Nipoti del Faraone, e lui arrivò, in prima fila, con la sua maglietta bad trip, la sua tracolla bad trip, il suo eskimo nero bad trip. Il concerto fece abbastanza schifo. Lui mi salutò, felice come un bambino " Questa sera una mostra di Giacon e un concerto dei Nipoti del Faraone. Pazzesco!". E se ne andò. Con le sue scarpe bad trip. Con il suo cuore grande. Libero e stappato.

2 commenti:

Andrea Mazzotta - ILGLIFO ha detto...

Mi dispiace.
Trovai un albo di BAD Trip in un negozio dell' usato...quando lo presi in mano capii che era qualcosa di completemente diverso da tutto ciò che avevo letto prima...
Quansi si dice " Aprire nuove percezioni...."
Ciao Bad, e grazie

Antonio ha detto...

Mi manca gia', il Professore...